Colore = emozione
Certo è indubbio che quando sentiamo la parola “zafferano” ci siano tre colori principali che ci vengono alla mente: giallo, viola e rosso.
Viola o lilla perchè è il colore che caratterizza i petali del fiore che contiene gli stimmi della spezia.
Rosso, per il colore proprio degli stimmi ed in quanto soprannominato “l’Oro rosso” per le sue molteplici qualità benefiche ed il suo alto valore commerciale.
Ma è il giallo il colore principe: chi non ha in mente il risotto allo zafferano, tipicamente giallo?
La responsabilità di questa tonalità, entrata di diritto nella tabella dei colori convenzionali, è della crocina: sostanza che dona il colore rosso agli stimmi.
La Crocina (C14H70O28), insieme a picrocrocina e safranale, ha come precursore la zeaxantina: composto appartenente al gruppo dei carotenoidi. Oltre alla crocina infatti, anche altri carotenoidi presenti nei filamenti dei fiori concorrono a determinare il colore della spezia: 3-crocetina, y-crocetina, α-carotene, 3-carotene, licopene, crocetina e zeaxantina.
Proprio per il contenuto di questi elementi (i caroteni sono l’8%, 1000 volte quelli della carota), lo zafferano è uno dei più potenti antiossidanti naturali:
- combatte i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare
- incrementa la resistenza immunitaria dell’organismo
- riduce la possibilità di essere soggetti a tumori
- protegge le cellule contro i danni dovuti dalle ossidazioni
La crocina, così come la picrocrocina, è molto sensibile alla luce e all’aria. Per questo motivo Vero Zafferano viene proposto sigillato e protetto dalla luce: un’eccessiva esposizione a questi due fattori provoca l’ossidazione della spezia e quindi una riduzione delle proprietà di queste due sostanze e di conseguenza della qualità dello zafferano.