Perché lo zafferano non è solo raccolta…
La lavorazione del terreno per il nuovo impianto dei bulbi avviene nei mesi di luglio ed agosto. Mesi in cui i cormi sono a riposo e pertanto posso essere espiantati e sistemati in un luogo buio ed asciutto in attesa del nuovo posizionamento.
Si procede quindi da un lato alla cernita dei cormi per dimensioni e salute e dall’altra all’aratura del terreno per un’ottima ossigenazione. La concimazione aggiunge le sostanze nutritive necessarie attraverso lo spargimento di letame naturale.
La sistemazione della terra in file fa in modo che il terreno dreni bene l’acqua delle piogge e crei un campo ordinato adatto alla successiva raccolta dei fiori.
In tutti questi processi le macchine agricole ci aiutano sicuramente moltissimo, ma la mano dell’uomo deve sempre necessariamente intervenire per sistemare, aggiustare, coprire, togliere, prima di poter seminare.
E’ proprio durante questi momenti, quando le mani sono sporche, le gambe tirano e la schiena si fa sentire, che ti rendi conto di quanto la terra sia la nostra risorsa principale, colei che ci da da vivere e che racchiude così tanta energia da renderti più forte anche quando sei stanco.